Domenica 12 Settembre : San Rafael Arnaiz Baron

Come spiegare quanto ha sentito la mia anima quando, dalla bocca di un santo prelato, ha ascoltato quella che è già la mia follia, ciò che mi rende assolutamente felice nel mio esilio: l’amore alla croce! (…) Chi mi darà la parola del re Davide per poter esprimere le meraviglie dell’amore alla croce? (…)

La croce di Cristo! Cosa si può dire di più? Non so pregare, non so cosa sia essere buono, non ho lo spirito religioso, poiché sono pieno del mondo. So solo una cosa, che mi riempie l’anima di gioia, pur vedendomi così povero di virtù e così ricco di miserie; so solo che ho un tesoro che non cambierei con niente e con nessuno: la mia croce, la croce di Gesù, quella croce che è il mio unico riposo. Come spiegare tutto ciò? Chi non l’ha provato non può assolutamente immaginare di cosa si tratti.

Oh, se tutti amassero la croce di Cristo! Se il mondo sapesse cos’è abbracciare pienamente, veramente, senza riserve, nella follia dell’amore, la croce di Cristo! (…) Quanto tempo perso in conversazioni, devozioni ed esercizi che sono santi e buoni, ma non sono la croce di Gesù, non sono ciò che c’è di meglio. (…)

Pover’uomo che non sei buono a niente, che non servi a niente, (…) che trascini la vita, seguendo come puoi le austerità della regola, accontentandoti di nascondere in silenzio i tuoi ardori, ama alla follia ciò che il mondo disprezza perché non lo conosce, adora in silenzio quella croce, che è il tuo tesoro, senza che nessuno se ne accorga. Medita in silenzio davanti a lei la grandezza di Dio, le meraviglie di Maria, le miserie dell’uomo (…) Continua a vivere sempre nel silenzio, amando, adorando e unito alla croce. Cosa vuoi di più? Gusta la croce, come ha detto stamani mons. Vescovo. Gustare la croce!