Acr e Giovanissimi

IL PIÚ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG SIAMO NOI… IO E TE!
(ALTRO CHE CHIACCHIERE!)

 

5 febbraio 2011: una data importante per il gruppo giovanissimi, una serata speciale che li ha visti protagonisti assieme agli educatori, ai loro genitori, ai don! Da lì sono partiti un progetto e una proposta destinati a segnare ancora più a fondo le vie del loro cammino.
Il progetto: ”Chiamati da Dio”. Ha raccolto tutte le interviste fatte ai don che hanno guidato la nostra comunità in questi ultimi anni… più di cento copie vendute (siamo addirittura andati in ristampa!!!) e ciò ha dimostrato come la Comunità abbia accolto con sensibilità e attenzione questo cammino fatto dai ragazzi e ha permesso di finanziare in parte il campo estivo… Approfittiamo di questo spazio per ringraziare tutti quelli che, con le loro parole, ci hanno espresso la loro soddisfazione per il ritrovarsi a leggere la vita di quei don, le loro scelte, la loro testimonianza…

La proposta: campo scuola ad Assisi. Eravamo un po’ timorosi per paura di come i ragazzi l’avrebbero accolta! E infatti le prime reazioni non si sono fatte attendere: “Un campo scuola ad Assisi?! A vedere solo chiese? E senza i boschi dove faremo i giochi? Ma ci farete pregare tutto il giorno? E allora non faremo l’escursione? e i giochi notturni?” questi i primi commenti dei ragazzi. Ma eravamo certi che era giunto il momento di rischiare, di offrire qualcosa di più a questo gruppo, di far loro vivere un’esperienza diversa dal solito campo in montagna, di fare un passo in più, accompagnati da don Claudio e da educatori che hanno a cuore questo posto e che anche a loro ha saputo sempre dare tanto! Noi siamo stati testimoni delle nostre esperienze ed i ragazzi si sono fidati (non avevano scelta): era il momento di puntare in alto, di alzare un po’ di più lo sguardo! Questo perché è molta la fiducia che noi educatori abbiamo in questi ragazzi e ad Assisi non hanno per niente deluso! É stato come immaginavamo un campo molto diverso da tutti gli altri, ma un campo vero per quello che i ragazzi hanno saputo dare e dire delle loro vite. San Francesco e Santa Chiara si son presi cura delle loro difficoltà, dei loro sogni, delle loro paure ma anche delle loro fortezze… Sarebbero tanti i momenti da ricordare, ma queste righe non potrebbero dire la gioia di quel che abbiamo vissuto là! Chi di loro può aver dimenticato l’escursione, la fatica , il panorama, l’eucaristia sopra il monte Subasio. Ognuno ha portato a casa qualcosa da quell’esperienza, nel viaggio di ritorno assieme ai genitori prima di salutarci avevamo detto che gli zaini non erano pieni solo di indumenti da lavare, ma che c’era molto ma molto di più da scoprire assieme ai propri figli. Francesco a san Damiano aveva ricevuto un compito ben preciso: “Va’ e ripara la mia casa..” gli aveva detto quel vecchio crocifisso nascosto tra le rovine… e quello è stato uno dei momenti più forti che lo hanno portato alla sua conversione. Potevamo noi educatori non provocare i nostri ragazzi e lasciare anche a loro una bella domanda?! E così sul prato della nostra casetta di Assisi abbiamo chiesto loro come potrebbero rendersi utili per la loro parrocchia, come potrebbero investire il proprio tempo, quali desideri portano con sé per un domani sempre più da protagonisti all’interno di questa Comunità. Potremo dire che senza saperlo lì è nato il primo incontro del nostro gruppo, certo c’era qualcuno in più rispetto a quelli che hanno deciso di continuare a vivere questa esperienza, ma la conta dei numeri noi la lasciamo a qualcun altro, non è quello il nostro termometro del gruppo.

Il cammino di quest’anno vuole essere un “passaggio di consegne”, un accompagnare i ragazzi in una crescita prima di tutto come persone, e quindi indipendente da quella che sarà la loro scelta di diventare educatori oppure no, e dal loro modo di servire la Comunità (animazione, coretto, patronato, corso di chitarra..). Abbiamo proposto ai ragazzi incontri di formazione alternati ad incontri in preparazione di una festa che si terrà una volta al mese per i bambini dell’ACR. Questa è un’esperienza concreta di servizio per la Comunità: la preparazione di una festa prevede aspetti molti pratici da organizzare, ciascuno è referente di una parte della festa: chi dell’accoglienza, chi della musica, dei balletti, dei giochi, dei premi, della merenda, della pubblicità! Ciò li aiuta ad essere responsabili, a collaborare tra loro, ad aiutarsi, a tirar fuori le loro idee e il loro entusiasmo e soprattutto li aiuta a capire l’importanza di fare qualcosa per gli altri, qualcosa per la propria Comunità. È una soddisfazione per noi educatori vedere come si prodigano per cercare giochi nuovi da proporre, per procurarsi o costruire il materiale di cui hanno bisogno, per non essere mai banali e non far annoiare i bambini, per cercare di coinvolgere i più piccoli! È bello, e non è scontato, vedere l’entusiasmo, la voglia di fare e di mettersi in gioco di un gruppo di adolescenti che “spende” il proprio tempo per gli altri! Questa è una vera ricchezza per la nostra parrocchia, da coltivare, da sostenere e da incoraggiare! L’aria pura d’alta quota che si respira nel vederli impegnati a preparare queste attività fa davvero bene e ha fatto bene anche a noi educatori a volte a corto di fiato dopo tante corse in questi anni.

Il loro entusiasmo li ha portati ad accettare la proposta di preparare due giorni di giochi, una sorta di Grest Invernale, durante le vacanze di Natale! Qualcosa già bolle in pentola e nelle loro testoline ma per questa proposta vi daremo maggiori informazioni nei prossimi giorni. Noi ci siamo.. vieni a far festa con noi!!!
Pensiero di Natale: alcune settimane fa uno dei giovanissimi in maniera scherzosa è stato invitato a fare in fretta a sistemare le proprie cose finita la Messa, altrimenti sarebbe stato rinchiuso in chiesa per tutta la notte fino al mattino seguente… Il don gli chiede: “Ma tu non avresti paura di rimanere qui dentro da solo per tutta la notte al buio?” Risposta: “Io non sono da solo qui dentro, c’è Gesù con me”.

Tony, Erica, Pia