Giovedì 15 Luglio : Filosseno di Mabbug

Venite a me, e io vi ristorerò. (…) Avete assaggiato la via del mondo; assaggiate ora la mia, e se non vi piace, la fuggirete; avete portato i fardelli pesanti del mondo, e avete sentito quanto sono pesanti: lasciatevi persuadere e prendete il mio giogo sopra di voi; imparerete con l’esperienza quanto esso sia dolce e leggero. Non farò di voi dei ricchi come quelli che hanno bisogno di tante cose, ma dei veri ricchi che non hanno bisogno di nulla; perché il ricco non è colui che possiede molto, ma colui a cui non manca nulla. Con me, se rinuncerete a tutto, sarete ricchi. (…) Invece se cercherete di saziare le vostre cupidigie, esse vi affameranno. La fame vien mangiando: quanto più il ricco si arricchisce, tanto più è povero; quanto più il denaro si accumula, tanto più vuole accumularsi; quanto più si acquista, tanto più si vuole acquistare. (…)

    Venite a me, voi tutti che siete affaticati dalla ricchezza, e riposatevi nella povertà; venite, padroni di beni e di averi e provate il piacere della rinuncia. Venite, amici del mondo che passa e provate il gusto del mondo eterno. Avete sperimentato il vostro mondo: venite a  sperimentare il mio. Avete provato la vostra ricchezza, venite a provare la mia povertà. La vostra ricchezza è una ricchezza, la mia povertà è la ricchezza. Non è grande cosa che la ricchezza sia chiamata una ricchezza. Invece è ammirabile e grande che la povertà sia la ricchezza, e l’umiltà, la grandezza.