Giovedì 27 Agosto 2020 : Commento San Teodoro Studita

State attenti alle mie parole ed ascoltate i miei semplici discorsi; a voi tutti, dico, tutti, vi esorto: “Innalzatevi verso Dio, lasciate gli attaccamenti alle passioni!” Ecco quanto vi grida il profeta: “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe” (Is 2,3), quello dell’impassibilità, e contempliamo con gli occhi dell’intelletto la gioia che ci è riservata dalle promesse celesti.

Figli miei prediletti, raccogliete ardore, prendete ali di fuoco come le colombe, secondo quanto è scritto, volate (cf Sal 55,7), e passate nelle file di destra (Mt 25,33) quelle della virtù. Accogliete gioia, desiderio spirituale appassionato di Dio. Gustate l’infinita dolcezza (cf Ap 10,9-10) del suo amore e, per lui, considerando tutto secondario, calpestate la vanagloria, il desiderio della carne e la rabbia! (…)

Rimbocchiamoci le maniche, stiamo pronti, con lo sguardo perspicace, il volo rapido per il viaggio che ci conduce dalla terra al cielo! I viaggiatori, certi, possono aver da soffrire. E ciò può anche capitarvi: come vedete, infatti, faticate in pesanti lavori, penate, lavorate la terra fino a perdere il respiro, sudate, siete esausti, affamati, assetati, uno fatica a lavorare, un altro a coltivare la vigna, un altro a spremere l’olio, o ancora a cucinare, a costruire, a fare il pane o ad occuparsi della cantina, insomma ciascuno al suo posto. Tutti vanno avanti nella strada di Dio, si avvicinano alla grande città, e attraverso la morte avranno accesso all’indicibile gioia dei beni che Dio riserva a tutti quelli che lo avranno amato. (…)

Potessimo essere giudicati degni del regno da Cristo stesso, nostro Dio, a cui appartengono la gloria e la potenza con il Padre e lo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.