Lunedì 11 Gennaio 2021 : Commento San Girolamo

“Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea…” La nostra interpretazione è che Giovanni rappresenta la Legge e Gesù il Vangelo. Infatti Giovanni dice: “Dopo di me viene uno che è più forte di me…” (Mc 1,7), e ancora: “Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,30): così raffronta la Legge al Vangelo. E dopo dice: “Io – cioè la Legge – vi ho battezzati con acqua, ma egli – cioè il Vangelo – vi battezzerà con lo Spirito Santo” (Mc 1,8). Gesù arrivò dunque perché Giovanni era stato arrestato. Infatti la Legge è ‘rinchiusa’, non ha più la libertà di prima; e noi siamo passati dalla Legge al Vangelo…

“Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio”… Quando leggo la Legge, i Profeti, i Salmi, non sento mai parlare del Regno dei cieli: solo nel Vangelo. Poiché è solo quando è arrivato colui di cui si dice “ il regno di Dio è in mezzo a voi” (Lc 17,21) che il Regno di Dio si è aperto… Infatti, prima della venuta del Salvatore e della luce del Vangelo, prima che Cristo aprisse le porte del paradiso al ladrone (Lc 23,43), tutte le anime dei santi scendevano fra i morti. Giacobbe dice: “voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba” (Gen 37,35)… Nella Legge, Abramo è fra i morti; nel Vangelo, il ladrone è in paradiso. Non disdegniamo Abramo, desideriamo tutti riposare nel suo seno « Lc 16,23); ma preferiamo Cristo ad Abramo, il Vangelo alla Legge.

Leggiamo che dopo la resurrezione di Cristo, molti santi apparvero nella città santa (Mt 27,53). Il nostro Signore e Salvatore ha predicato in terra ed anche negli inferi; è morto, è sceso agli inferi per liberare le anime che vi erano imprigionate (1Pt 3,18ss).