Lunedì 30 Novembre 2020 : Commento San Claudio La Colombière

[« O buona croce, che ha procurato la tua gloria ai membri del Signore! Croce tanto a lungo desiderata, ardentemente amata, senza posa cercata e finalmente preparata per il mio ardente desiderio” *] Il giorno di S. Andrea ero stato colpito nel vedere questo santo inchinarsi immediatamente alla vista della croce, non potendo trattenere la gioia e farla traboccare con parole tanto appassionate.

“Bona”: utile, degna di onore, piacevole; è tutto il suo bene, è l’unico bene da cui è preso. “Diu desiderata” (Croce per tanto tempo desiderata”); non soltanto egli la desiderava, ma con ardore; di qui l’attesa. “Diu sollicite amata” (“Croce ardentemente amata”): l’amore non può esser senza pena; il santo cercava la croce con la sollecitudine e il timore di un uomo che ha paura di non arrivare, che non può arrivare abbastanza presto; direte anche che ha trovato un tesoro appena la incontra; il trasporto che mostra è di un amante posseduto da un amore straordinario. “Sine intermissione quaesita” (“cercata senza posa”): ecco la nostra regola, e per questo meritò di trovarla. “Et aliquando…” (“finalmente preparata per il mio ardente desiderio”), parola che indica una grande desiderio.

Bisognava che amasse fortemente Gesù Cristo per trovare tanto piacere nella croce. Si amano spesso gli uomini per i beni che possiedono; ma amare le loro miserie per amore loro, è inaudito; fa meraviglia se non li si odia a causa delle loro miserie. Non c’è più grande amore che dare la vita per i propri fratelli (cf. Gv 15,13); ma ci sono dei gradi in questo sacrificio, poiché morire con questa gioia, questa sollecitudine, è un amore senza confronti. Quale fede!

(* L’ufficio della festa – Mattino, 2a notte, 6a lezione – attribuisce queste parole a S. Andrea.)