Sabato 30 Ottobre : Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino

La contemplazione soprannaturale è un dono gratuito della misericordia divina. Dio solo può mettere in atto i doni dello Spirito Santo che lo producono perfezionando la fede nel suo esercizio. (…)

Solo l’umiltà può pretendere di attirare i doni della misericordia divina, perché Dio resiste ai superbi e dà la sua grazia agli umili. Per raggiungere la contemplazione, un atteggiamento umile sarà più utile dei più grandi sforzi. Questo atteggiamento di umiltà consisterà praticamente nello “stare come poveri bisognosi alla presenza di un grande e ricco monarca”, nel portarci alle modeste forme di preghiera attiva e nell’attendere lì in paziente e pacifica fatica che Dio ci innalzi alla preghiera passiva: “Quando sei invitato a un banchetto di nozze”, dice Nostro Signore, “non prendere il primo posto, ma l’ultimo, perché quando verrà il tuo ospite ti dica: ‘Amico mio, sali più in alto! Allora sarete onorati davanti a tutti gli ospiti. Perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato. (Lc 14,8-11) La parabola evangelica si applica alla lettera alla vita di preghiera: per meritare di essere elevati alla contemplazione bisogna mettersi umilmente all’ultimo posto tra gli spirituali. In quest’ultimo luogo è bene desiderare i mezzi più alti e più rapidi per raggiungere l’unione perfetta, ma guardarsi da ogni sforzo presuntuoso per ottenerli da soli. (…)

Tale fu la perfetta preghiera della Vergine Maria, tutta illuminata e ardente di fuoco divino, ma la cui fede pacifica e ardente sembrava ignorare le ricchezze che possedeva, per andare sempre più lontano nell’ombra luminosa dello Spirito Santo che l’avvolgeva e penetrava.