Venerdì 22 Marzo : San Tommaso Moro

Meditiamo profondamente sull’amore di Cristo nostro Salvatore, che “amò i suoi sino alla fine” (Gv 13,1), a tal punto che per il loro bene, volontariamente, ha sofferto una morte dolorosa ed ha mostrato il più alto grado d’amore che possa esistere. Infatti lui stesso ha detto: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Sì, è proprio quello l’amore più grande che si sia mai visto. Eppure il nostro Salvatore ne ha dato uno ancora più grande, poiché ha dato questa prova d’amore sia per gli amici che per i nemici.

Che differenza fra l’amore fedele e le altre forme d’amore falso e incostante che si trova nel nostro povero mondo! … Chi può essere sicuro di conservare nell’avversità molti amici, quando il nostro Salvatore stesso, al momento di essere arrestato, è rimasto solo, abbandonato dai suoi? Quando partite, chi vorrà partire con voi? Se foste re, il vostro regno non vi farebbe partire da solo per dimenticarvi subito? La vostra stessa famiglia non vi lascerebbe partire, come una povera anima abbandonata che non sa dove andare?

Allora, impariamo ad amare sempre, come dovremmo amare: Dio sopra ogni cosa, e tutte le altre cose per lui. Poiché ogni amore che non si rapporta a questo fine, cioè alla volontà di Dio, è un amore completamente vano e sterile. Ogni amore che abbiamo per qualsiasi essere creato e che diminuisce l’amore per Dio è un amore detestabile e un ostacolo al cammino verso il cielo… Quindi, poiché nostro Signore ci ha tanto amati per salvarci, imploriamo assiduamente la sua grazia per paura che siamo trovati colmi d’ingratitudine, in confronto al suo grande amore.