Avvento 2017

Quarta domenica di Avvento – 24 dicembre 2017

Dal Vangelo
secondo Luca (1,26-38)
… Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

RIFLETTO: l’angelo annuncia a Maria qualcosa di apparentemente impossibile, ma la fede vince la paura e la vergine con gioia annuncia la sua disponibilità ad essere Madre del Salvatore e di tutti noi.
Il suo “SI” è un prezioso insegnamento che vogliamo fare nostro per essere più disponibile verso gli altri.

IMPEGNO: Maria riceve dall’angelo un annuncio incredibile, ma si fida della proposta del Signore abbandonandosi nelle Sue mani, rendendo possibile la nascita di Gesù, Figlio di Dio.
Proviamo ad accogliere le proposte di servizio che ci vengono fatte dalla nostra famiglia, dagli amici dalla comunità.
MANI che si consegnano a Dio e si donano

Terza domenica di Avvento – 17 dicembre 2017

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,6-8;19-28)
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.

… “Tu, chi sei?”. Egli confessò e non negò. Confessò: “Io non sono il Cristo”. Allora gli chiesero: “Chi sei, dunque? Sei tu Elia?”. “Non lo sono”, disse. “Sei tu il profeta?”. “No”, rispose. Gli dissero allora: “Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?”. Rispose: “Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia”.
… “Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?”. Giovanni rispose loro: “Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo”.

IMPEGNO: La gioia sembra un sentimento facile da vivere ma, se ci esaminiamo con sincerità, passiamo intere giornate brontolando, criticando tutti e tutto, senza un briciolo di gioia.
Questa settimana cerchiamo di vivere le nostre giornate nella gioia, senza lamentarci. Ci riusciamo?

CUORE: per amare Gesù e avere la sua gioia

Seconda domenica di Avvento – 10 dicembre 2017

Preparare la Via al Signore che viene: questo è il gioioso annuncio del Vangelo. Così fa per primo Giovanni, così faranno gli Apostoli e fa ancora la Chiesa.
Così voglio fare io in questo mio cammino verso il Natale
IMPEGNO:
Iniziamo e terminiamo ogni giorno con una semplice invocazione di preghiera:
“Vieni, Signore Gesù, nel mio cuore.
Vieni, Signore Gesù, nel cuore di ogni uomo”.

 

Seconda domenica di Avvento

Dal Vangelo secondo Marco (1,1-8)
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaia: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: “Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”.

E’ TEMPO DI CONVERSIONE
“CONVERSIONE” significa cambiare direzione, cambiare atteggiamento negativo o alcuni rapporti difficoltosi con amici o famigliari. Possiamo impegnarci a “cambiare direzione” nel nostro ambiente di vita. Quale ambito scegliamo? La scuola, la famiglia, gli amici?

 PIEDI per incontrare i fratelli e le sorelle

Prima domenica di Avvento – 3 dicembre 2017

Il Tempo di Avvento ci invita a preparare la strada al Signore che viene. Un atteggiamento interiore con cui vivere questa attesa del Signore è la GIOIA.
Come scrive San Paolo nella lettera ai Filippesi, «Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino» (Fil 4,4-5).
(Papa Francesco, Angelus 14/12/2014)
Ma cosa è la GIOIA? È l’allegria? No: non è lo stesso. L’allegria è buona, rallegrarsi è buono. Ma la GIOIA è di più, è un’altra cosa. Non viene dai motivi del momento, è una cosa più profonda. È un dono. L’allegria, se noi vogliamo viverla tutti i momenti, alla fine si trasforma in leggerezza, superficialità, e anche ci porta a quello stato di mancanza di saggezza cristiana, ci fa un po’ scemi, ingenui, no? Tutto è allegria?
No. La GIOIA è un’altra cosa. La GIOIA è un dono del Signore. Ci riempie da dentro. È come un’unzione dello Spirito. E questa GIOIA è nella sicurezza che Gesù è con noi.
(dalla Meditazione mattutina
di Papa Francesco del 10/5/2013 Domus Santa Marta)

 

Dal Vangelo secondo Marco (13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.

È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.

Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.

Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!”.

IMPEGNO:

OCCHI per vedere l’amore di Dio per noi Iniziamo e terminiamo ogni giorno con una semplice invocazione di preghiera:

“Vieni, Signore Gesù, nel mio cuore. Vieni, Signore Gesù, nel cuore di ogni uomo”.

In famiglia: spalanchiamo le finestre di casa nostra! Guardiamoci attorno con attenzione e insieme ascoltiamo con gli occhi i bisogni di chi ci sta vicino: è un fratello.

E’ TEMPO DI VEGLIARE