Domenica 1 Maggio : San Giovanni Paolo II

«Ami tu»?… «Mi ami tu»? Per sempre, fino alla fine della sua vita, Pietro doveva avanzare sul cammino, accompagnato da questa triplice domanda: «Mi ami tu?». E avrebbe misurato tutte le sue attività sulla risposta che aveva dato allora. Quando fu convocato davanti al sinedrio. Quando fu messo in prigione a Gerusalemme, prigione dalla quale non doveva uscire… e dalla quale tuttavia uscì. E… ad Antiochia, e poi più lontano ancora, da Antiochia a Roma. E quando a Roma ebbe perseverato fino alla fine dei suoi giorni, conobbe la forza di quelle parole secondo le quali un Altro lo avrebbe condotto dove egli non voleva… E sapeva anche che, grazie alla forza di quelle parole, la Chiesa era assidua «nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere»… e che «il Signore aggiungeva ogni giorno alla comunità quelli che erano salvati» (At 2,42.48)…

Pietro non può mai staccarsi da questa domanda: «Mi ami tu?».

Egli la porta con sé ovunque vada. La porta attraverso i secoli, attraverso le generazioni. Nel mezzo di popoli nuovi e di nuove nazioni. Attraverso lingue e razze sempre nuove. La porta lui solo, e tuttavia non è più solo. Altri la portano con lui… Ci sono stati, ci sono molti uomini e donne che hanno saputo e che sanno ancora oggi che tutta la loro vita ha valore e significato solo ed esclusivamente nella misura in cui essa è una risposta alla medesima domanda: «Ami tu? Mi ami tu?» Essi hanno dato, e danno la loro risposta in maniera totale e perfetta – una risposta eroica – o talora in maniera comune, ordinaria. Ma in ogni caso essi sanno che la loro vita, la vita umana in generale, ha valore e significato nella misura in cui è la risposta a questa domanda: «Ami tu?» Solo grazie a questa domanda la vita vale la pena di essere vissuta.