Domenica 1 Ottobre : San Clemente d Alessandria

A chiunque di vero cuore si converta a Dio sono aperte le porte, e il Padre col cuore pieno di gioia accoglie il figlio, purché sia veramente pentito. La vera penitenza poi non è solo non ricadere di nuovo nelle stesse colpe, ma strappare del tutto dall’anima le radici dei peccati mortali. Tolti questi, Dio abiterà di nuovo in te. Cristo dice infatti che in cielo, quando un peccatore si converte e fa penitenza, per il Padre e gli angeli è sommo e incomparabile gaudio (Lc 15,10). Per questo proclama: « Voglio l’amore e non il sacrificio » (Os 6,6; Mt 9,13). « Io non godo della morte dell’empio, ma che l’empio desista dalla sua condotta e viva » (Ez 33,11). «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto diventeranno bianchi come neve, se fossero rossi come porpora diventeranno come lana » (Is 1,18).

Solo Dio può cancellare i peccati e non imputare i delitti, e pure il Signore Gesù ci comanda di perdonare ogni giorno ai fratelli pentiti. Che se noi, pur essendo cattivi sappiamo fare del bene (Mt 7,11), quanto più lo farà « il Padre delle misericordie » (2Co 1,3)! Il Padre buono da cui viene ogni consolazione, pieno di misericordia e molto benigno, sa usare un’estrema pazienza aspettando chi si converte. Convertirsi sinceramente significa smettere di peccare, e non voltarsi più indietro. (…) Proviamo dolore dei peccati commessi e preghiamo il Padre che li dimentichi. Lui solo può, per la sua misericordia, distruggere il passato come non fosse avvenuto, e cancellare con la grazia dello Spirito il male della vita passata.