Domenica 10 Agosto : San Teodoro Studita

Affrettatevi che il tempo è breve (cfr. 1 Co 7,29). Seminate virtù nei vostri cuori per raccogliere frutti di giustizia (cfr. Fil 1,11). Nessuno si lasci abbattere per paura di sentirsi dire dall’autore dei Proverbi: “Va’ dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio” (Pr 6,6).

Nessuno sia falso, sleale, comportandosi in un modo e parlando in un altro per paura di essere escluso, secondo le parole del santo salmista Davide: “Recida il Signore le labbra adulatrici, la lingua che vanta imprese grandiose” (Sal 12,4). Nessuno sia ozioso, tiepido e dissoluto nell’anima e nel corpo, per paura di ricevere da parte di S. Paolo questo rimprovero: “Chi non vuole lavorare, neppure mangi” (2 Tes 3,10). Nessuno sia orgoglioso, per paura di essere oggetto di queste parole di S. Giacomo: “Dio resiste ai superbi, agli umili invece dà la sua grazia” (Gc 4,6, 1 P 5,5).

Tutti camminiamo ben svegli nel Signore, compiamo i suoi comandi, portiamo a ciò che è in certo modo il tesoro comune della nostra vita il contributo che è nelle nostre possibilità (…). Nessuno assolutamente compaia a mani vuote davanti al Dio vivente (cfr. Mc 12,41-44)! Poiché lui accetta non solo l’offerta di grandi cose, ma anche quella di piccole (…), come ha accettato i due spiccioli della vedova; Dio infatti misura le intenzioni ed è su quelle che giudica le azioni.

Poiché dunque, figli miei, abbiamo un Dio buono e pieno di misericordia, che desidera più di noi la nostra salvezza, camminiamo sulla sua via diritta e troveremo riposo per le nostre anime (cfr. Mt 11,29; Ger 6,16).