Domenica 14 Novembre : San Teodoro Studita

Quale paura e tremore ci assalirà quando lasceremo questo mondo? (…) Come affronteremo quel terribile giorno, se qualcuno di noi dovesse vivere nella negligenza?

Quando la tromba dell’arcangelo suonerà e tutti gli uomini risorgeranno (1 Ts 4,16) e tutti i popoli, le tribù e le lingue (cfr. Ap 5,9) andranno al giudizio, allora il cielo si dissolverà con un grande rumore, gli elementi bruceranno (cfr. 2 Pt 3,10.12), l’intera creazione si trasformerà, tutte le innumerevoli miriadi di angeli santi si faranno avanti con timore, ed egli siederà, il giudice di tutte le cose; allora le azioni e le parole di ciascuno saranno messe a nudo, egli metterà davanti a noi le prove: la colpa come appare a prima vista, la colpa con le sue circostanze di luogo, modo e tempo, e tutto in un batter d’occhio (cfr. 1 Cor. 15,52). Allora “se ne andranno” dice la Scrittura, “quelli che hanno fatto il bene alla vita eterna, quelli che hanno fatto il male al castigo eterno” (Mt 25,46); là “ci sarà pianto e stridore di denti” (Mt 8,12), “il loro fuoco non si spegnerà e il loro verme non morirà” (Is 66,24) (…). Ma non a noi, Signore, non a noi, ma piuttosto diamo gloria (cfr. Sal 113B,1) e lode al tuo nome in quel giorno, ponendoci alla tua destra. (…)

“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? La tribolazione, l’angoscia, la fame, la persecuzione, il pericolo, la spada?”, perché “per causa vostra siamo messi a morte tutto il giorno; siamo diventati pecore da macello” (cfr. Rm 8,35-36). A lui sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.