Domenica 16 Novembre : San Teodoro Studita
Ed ora che la vostra vita è stata elevata come su un monte, gettate lo sguardo sulla miserabile e affannata vita degli uomini: è come sballottata dal mare, proiettata qua e là secondo il movimento incerto degli affari. In verità nulla permane, nulla resta nel medesimo stato, lo vedete bene; persino i re passano, i principi cadono, i potenti della terra muoiono come semplici mortali (cfr. Sal 82,7); e coloro che sono stati sposati qualche tempo si separano, che abbandonino il congiunto o che ne siano abbandonati. La bellezza è presto sfiorita, la giovinezza effimera, il piacere fugace; la ricchezza svanisce ed ogni possesso, come il sogno di un’ombra, si allontana da coloro che pensano di trattenerla. Non si trova che lamento e lutto nell’avversità e difficoltà dei mortali. (…) E quasi nessuno lotta perciò che è stabile e duraturo. (…) Ma voi, fratelli miei, oh! Come e dove siete stati chiamati, e come siete saliti sul monte del Signore (cfr. Sal 24,3)? Come contemplate le meraviglie della vita celeste? (…)
Piaccia a Dio, dunque, che vi ha fatti salire fino a quel monte, di rendervi forti e di rinfrancarvi perché facciate sempre quanto gli piace in santità e giustizia (cfr. Lc 1,75). (…) Non temete che il Dio vivente (cfr. Lc 12,5,; Ap 14,7), figli miei!
