Domenica 18 Luglio : San Clemente d’Alessandria

Salvare è un atto di bontà. “La misericordia del Signore è per ogni essere vivente. Egli rimprovera, corregge, ammaestra e guida come un pastore il suo gregge. Ha pietà di quanti accettano la dottrina e di quanti sono zelanti per le sue decisioni” (Sir 18,13s). (…)

Chi è in buona salute non ha bisogno del medico, finché sta bene; i malati al contrario ricorrono al suo aiuto. Allo stesso modo, in questa vita, siamo malati a causa dei nostri desideri riprovevoli, delle nostre intemperanze (…) e altre passioni: abbiamo bisogno di un Salvatore. (…) Noi malati, abbiamo bisogno del Salvatore; smarriti, abbiamo bisogno di chi ci guiderà; ciechi, di chi ci darà la luce; assetati, della sorgente di acqua viva di cui “chi beve non avrà mai più sete” (Gv 4,14). Morti, abbiamo bisogno della vita; gregge, del pastore; bambini, di un maestro: sì, tutta l’umanità ha bisogno di Gesù. (…)

“Fascerò la pecora ferita e curerò quella malata; ricondurrò all’ovile quella smarrita; le farò pascolare sui monti d’Israele” (Ez 34,16). Questa è la promessa di un buon pastore. Facci pascolare come un gregge, noi piccoli; maestro, dacci con abbondanza il tuo pascolo, che è la giustizia! Sii nostro pastore fino alla santa montagna, fino alla Chiesa che si innalza, domina le nubi e arriva al cielo! “Sarò il loro pastore – egli dice – e sarò accanto a loro” (cf Ez 34). (…) E ancora: “Non sono venuto per essere servito, ma per servire”. Ecco perché il Vangelo ce lo mostra affaticato, lui che si spende per noi e promette “di dare la sua vita in riscatto per molti” (Mt 20,28; Gv 4,5).