Domenica 26 Ottobre : San Nerses Snorhali
nella sua preghiera al Tempio,
presentava prima il bene che aveva fatto
davanti ai tuoi occhi che tutto vedono.
L’anima insensata s’inorgogliva
paragonandosi al genere umano lontano
ed al vicino Pubblicano
che pregava in quel momento come lui.
Non solo non ottenne quanto chiedeva
a causa della sua lingua magniloquente,
ma pure le sue opere precedenti di giustizia
le perse a causa delle sue parole vanitose.
Ma allora, che farà alla mia anima
che ama il vizio completamente,
così negligente per le buone azioni,
attiva per raccogliere le cattive?
Poiché non compio buone azioni
per le quali si è glorificato il Fariseo,
e son ben superiore a lui
nel vizio del vanto e dell’orgoglio.
Ma dona la voce del Pubblicano
alla mia anima sanata, capo dei Pubblicani,
per gridare con le sue parole:
“Dio mio, perdona i miei peccati!”
Giustificami con lui,
come hai fatto con lui con una parola sola;
umilia il mio spirito dentro,
perché sia esaltato dalla tua grazia.
