Domenica 3 Agosto : San Gregorio Nazianzeno

Gli uomini, quando accumulano oro, argento, vestiti sontuosi quanto inutili, diamanti ed altre simili cose che portano guerra, discordia e tirannia, sono presi da folle arroganza, chiudono il cuore alle disgrazie dei fratelli e non permettono persino di lasciar loro del superfluo per vivere. Stupida aberrazione!

Non si rendono conto assolutamente che la povertà e ricchezza, condizione libera – come diciamo – e condizione servile, così come altre simili categorie, arrivarono tardi agli uomini e irruppero come epidemie allo stesso tempo del peccato di cui erano conseguenze. “All’inizio però non fu così” (Mt 19,8). All’inizio il Creatore lasciò l’uomo libero e signore di se stesso, soggetto ad un unico comandamento e ricco delle delizie del paradiso. Dio voleva questo per tutto il genere umano, discendente dal primo uomo. Libertà e ricchezza dipendevano dall’osservanza di un solo comandamento. E’ dalla sua violazione che è derivata la vera povertà e la schiavitù.

Da quando l’invidia e le dispute sono apparse con la tirannia astuta del serpente che ci seduce col piacere e che mette i più arditi contro i più deboli, la famiglia umana si è divisa in nazioni estranee le une alle altre. L’avarizia ha sostituito la generosità naturale e si è appoggiata alla legge per dominare con la forza.

Ma tu, considera l’uguaglianza primitiva e non le divisioni successive, la legge del Creatore e non quella dei potenti. Segui al meglio la tua natura, onora la libertà originale, rispetta la persona, proteggi la tua razza dal disonore, aiutala nelle malattie, donale conforto nella povertà. Non fare distinzioni con la tua bontà. Diventa Dio per i disgraziati imitando la misericordia divina.