Giovedì 10 Dicembre 2020 : Commento San Teodoro Studita

Figli miei, si offre a noi la vita eterna, ci è preparato il regno dei cieli e ci attende l’eredità di Cristo: la gioia di tanti e inconcepibili doni, la felicità di tanta gioia e dell’immortalità, un eccesso di gloria e onore e di ogni altro bene, in così grande numero che lingua d’uomo non basterebbe a esprimerne la grazia e la misericordia (cf. Sap 3,9)!

Corriamo ormai con ardore cresciuto, e voi pigri soprattutto, indocili, dal cuore pesante, gli amici della mormorazione che, se non vi correggete, somigliate al fico maledetto; vi mettiamo il concime (cf Lc 13,8) e non mette radici, vi innaffiamo di parole e non vediamo alcuna crescita! Dice la Scrittura: “La scure è già posta alla radice degli alberi” (Lc 3,9), e tacerò il seguito. Ricerchiamo la lotta, versiamo il nostro sudore, conquistiamo corone, guadagniamo lodi, conserviamo come un tesoro “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo ” (1 Co 2,9).

Regoliamo la vita su quella dei nostri padri, che risale all’origine, seguiamo passo passo le loro virtù, amiamo le loro giuste azioni, facciamo della nostra vita un’immagine della loro. (…) Sì, lavoriamo con loro! Sì, agiamo con loro! Sì! Seguiamoli passo passo! Sì! Compiamo anche noi ciò che è giusto e santo! Così avremo parte alla loro gloria, saremo coronati e con loro correremo nel regno dei cieli, in Cristo Gesù nostro Signore, a cui appartiene la gloria e la potenza, con il Padre e lo Spirito Santo, ora e sempre per i secoli dei secoli. Amen.