Giovedì 23 Febbraio : San Gregorio Magno

“Poiché anche per l’albero c’è speranza: se viene tagliato, ancora ributta e i suoi germogli non cessano di crescere” (Gb 14,7-10). (…) Nella Sacra Scrittura l’albero simboleggia sia la croce, sia l’uomo, giusto o ingiusto, sia la sapienza incarnata di Dio.

In effetti è la croce che indica l’albero quando si legge: “Diamo a lui il legno in luogo di pane” (Gr 11,19 Vulg). Poiché dare il legno al posto del pane è mettere il legno della croce sul corpo del Signore. La parola albero evoca anche l’uomo, giusto o ingiusto, quando il Signore dice per bocca del Profeta: “Sono io, il Signore, che ho umiliato l’albero innalzato e rialzato l’albero umiliato”, poiché queste parole sono conformi alla Verità: “Chiunque si esalta sarà umiliato e chiunque si umilia sarà esaltato” (Lc 14,11). (…) E l’albero raffigura ancora la sapienza di Dio incarnata, di cui la Scrittura dice: “È un albero di vita per chi ad essa s’attiene” (Pr 3,18) e lo dice di se stessa: “Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?” (Lc 23,31) (…)

“Poiché anche per l’albero c’è speranza: se viene tagliato, ancora ributta” (Gb 14,7). Quando nella passione il giusto è colpito a morte per la verità, ritrova la vita nella verde freschezza della vita eterna. E chi in questo mondo trovava forza nella fede, trova lassù forza nella visione beatifica. ” E i suoi germogli non cessano di crescere”, poiché molto spesso di fronte alla passione dei giusti i fedeli si moltiplicano in uno slancio d’amore per la patria celeste e conoscono la verde freschezza della vita spirituale nella gioia di averla visto operare in questo mondo con tale forza d’animo per la gloria di Dio.