Giovedì 25 Settembre : SantIreneo di Lione

I profeti annunziavano in anticipo che Dio sarebbe stato visto dagli uomini come dice anche il Signore: « Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio » (Mt 5, 8). Certo, secondo la sua grandezza e la sua indicibile gloria « nessun uomo può vedere Dio e restare vivo » (Es 33, 20), perché il Padre è inafferrabile. Ma grazie al suo amore, alla sua bontà verso gli uomini e alla sua onnipotenza, giunge fino a concedere a coloro che lo amano il privilegio di vedere Dio – ciò che, precisamente, profetizzavano i profeti – poiché « ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio » (Lc 18, 27).

Da se stesso, infatti, l’uomo non potrà mai vedere Dio; invece Dio, se lo vuole, potrà esser visto dagli uomini, da coloro che egli vuole, quando lo vuole e come vuole. Perché Dio può tutto: visto un tempo con la mediazione dello Spirito secondo il modo profetico, visto poi tramite il Figlio, secondo l’adozione, sarà visto ancora nel Regno dei cieli secondo la paternità, poiché lo Spirito prepara in anticipo l’uomo indirizzandolo verso il Figlio di Dio, il Figlio lo conduce al Padre e il Padre dona l’incorruttibilità e la vita eterna, conseguenza della visione di Dio per coloro che lo vedono. Perché, come coloro che vedono la luce sono nella luce e partecipano al suo splendore, così coloro che vedono Dio sono in Dio e partecipano al suo splendore. Ora, vivificante è lo splendore di Dio. Perciò coloro che vedono Dio parteciperanno alla sua vita.