Giovedì 27 Luglio : San Giovanni Cassiano

Fra le verità che l’autorità delle divine Scritture ha destinato alla nostra istruzione ce ne sono alcune espresse con tale evidente chiarezza, anche per spiriti meno dotati di penetrazione, che non solo non si velano dell’oscurità di un senso più segreto, ma che nemmeno l’aiuto dell’esegesi è loro necessario; le parole, la sola lettera ne danno tutto il senso. Altre, invece, si svelano dietro misteriose oscurità, ed aprono un campo infinito agli sforzi e alla sollecitudine di chi vuole chiarirle e comprenderle. (…)

Si può paragonare giustamente la Scrittura ad una terra ricca e feconda. In questa terra, molti prodotti nascono e si sviluppano a profitto della vita dell’uomo senza necessaria cottura precedente. Altri, se non perdessero al fuoco l’originale asprezza per diventare dolci e teneri, sarebbe meglio non usarli, se non sono addirittura nocivi. Alcuni si possono prendere nell’una e nell’altra forma: se non passano affatto nel fuoco, la loro crudità non è spiacevole né causa alcun male; la cottura tuttavia aggiunge loro buoni effetti. (…)

Appare con abbastanza evidenza una simile economia nel fertile paradiso delle Scritture spirituali. Certi passaggi risplendono fin dal senso letterale di una tale luminosa chiarezza che, prendendo semplicemente le parole come risuonano, offrono agli uditori il cibo più sostanziale ed abbondante. (…) Altri, invece, se non si affinassero con l’interpretazione allegorica e non si addolcissero alla prova del fuoco spirituale, lungi dal fornire all’uomo interiore un cibo salutare e puro da ogni germe cattivo, tornerebbero a suo detrimento più che a profitto. (…) Alcuni passaggi si prendono letteralmente e in senso allegorico in modo ugualmente vantaggioso e necessario; nell’uno e nell’altro caso, l’anima vi trova cibo nutriente.