Giovedì 28 Luglio : Santa Caterina da Siena

[Santa Caterina sentì Dio dirle :] Sappi che nell’ultimo giorno del giudizio, quando verrà il Verbo mio Figliuolo con la divina mia Maestà a riprendere il mondo con la potenza divina, egli non verrà come poverello, così come quando egli nacque venendo nel ventre della Vergine e nascendo nella stalla fra gli animali, e poi morendo in mezzo fra due ladroni. Allora lo nascosi la potenza mia in lui, lasciandolo sostenere pene e tormenti come uomo: non che la natura mia divina fosse però separata dalla natura umana; ma lo lasciai patire come uomo per riscattare le colpe vostre. Non verrà così in questo ultimo momento; ma verrà con potenza nello splendore della sua persona…

Ai giusti darà timore di reverenza con grande gioia. Non che egli muti la faccia sua, perché egli è immutabile, perché è una sola cosa con me, secondo la natura divina. E secondo la natura umana, la faccia sua anche è immutabile, poiché prese la gloria della resurrezione. Ma all’occhio del dannato si mostrerà così, perché, con quell’occhio terribile e oscuro che egli ha in se medesimo, con quello lo vedrà.

Così come l’occhio malato, colpito dal sole, non vede altro che tenebre; e l’occhio sano vede la luce. E questo non è per difetto della luce che cambia più per il cieco che per l’illuminato, ma è per difetto dell’occhio che è infermo. Così i dannati lo vedono nelle tenebre, nella confusione e nell’odio, non per difetto della divina mia Maestà con la quale egli verrà a giudicare il mondo, ma per difetto loro.