Giovedì 3 Febbraio : San Giovanni Cassiano

La tradizione degli antichi ci insegna che la natura dei carismi spirituali ha una triplice forma.

La prima causa del dono della guarigione è il merito della santità: la grazia dei miracoli accompagna tutti gli eletti e i giusti. È abbastanza evidente, per esempio, che gli apostoli e una moltitudine di santi compirono segni e prodigi, secondo il comando del Signore a loro: “Guarite i malati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.” (Mt 10,8)

Ecco la seconda: per l’edificazione della Chiesa, o per premiare la fede, sia di coloro che offrono i loro malati, sia dei malati stessi; la virtù della guarigione viene anche dai peccatori e dagli indegni. (…) Al contrario, la mancanza di fede nei malati o in coloro che li presentano, non permette a coloro che hanno ricevuto il dono della guarigione di esercitare il loro potere. L’evangelista San Luca dice a questo proposito: “Gesù non poteva fare un miracolo tra di loro a causa della loro incredulità. (Mc 6,5-6)

Il terzo tipo di guarigione è un gioco e un trucco dell’ipocrisia dei demoni. (…) È detto nel Vangelo: “Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti, e mostreranno grandi segni e prodigi, per trarre in inganno anche gli eletti”. (Mt 24,24)

Perciò non dobbiamo mai ammirare per i loro miracoli coloro che li rivendicano; ma piuttosto considerare se si sono resi perfetti con la correzione di tutti i loro vizi e l’emendamento della loro vita. Questo non è un beneficio che si ottiene dalla fede di un altro o per cause a noi estranee; ma la grazia divina lo dispensa a ciascuno in proporzione al suo zelo.