Giovedì 30 Dicembre : Simeone il Nuovo Teologo

Affrettiamoci dunque, fratelli, affrettiamoci prima della fine del giorno ad aderire a Dio, il Creatore di tutte le cose, che è sceso sulla terra per noi, che ha inclinato i cieli e si è nascosto agli angeli, che ha abitato nel grembo della santa Vergine, che da lei ha preso carne, senza cambiamento, in modo ineffabile, e che ne è uscito per la salvezza di noi tutti.

Ora la nostra salvezza non è altro che questo – non che parliamo di noi stessi, ma è la bocca di Dio che ha manifestato la grande luce dell’epoca a venire – : il Regno dei Cieli è sceso sulla terra, o meglio, il sovrano Re di quelli di sopra e di quelli di sotto è venuto, e ha voluto diventare come noi, in modo che possiamo entrare nella condivisione del Regno dei Cieli, e allo stesso tempo partecipare alla sua gloria, ed essere eredi dei beni eterni che nessuno ha mai visto. Questi beni non sono altro – questa è la mia convinzione, questa è la fede che affermo – che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, la Santa Trinità: questa è la fonte dei beni, questa è la vita di tutto ciò che esiste, questa è la gioia inesprimibile e la salvezza di tutti coloro che ricevono qualcosa della sua ineffabile illuminazione e sono consapevoli di essere in comunione con lui.

Ascolta: la ragione per cui è chiamato Salvatore è che porta la salvezza a tutti coloro ai quali si unisce; e la salvezza è essere liberati da tutti i mali e allo stesso tempo trovare tutti i beni per sempre: la vita invece della morte, la luce invece delle tenebre, e, invece della schiavitù delle passioni e delle azioni vili, la libertà totale concessa a tutti coloro che sono uniti a Cristo, il Salvatore di tutti gli esseri: allora possederanno, senza poterla perdere, tutta la gioia, tutta la letizia, tutta la beatitudine (…) che nessuno potrà mai conoscere, concepire o vedere se non è sinceramente e ardentemente legato a Cristo.