Lunedì 21 Marzo : San Giovanni Crisostomo

La vedova di Sarepta accoglie il profeta Elia con grande generosità e usa per lui tutto quanto aveva nella sua povertà, benché ella sia una straniera di Sidone. Non aveva mai sentito quanto dicono i profeti sul valore dell’elemosina e meno ancora le parole di Cristo “Mi avete visto affamato e mi avete dato da mangiare” (Mt 25,35).

Che scusa troveremo se dopo tali esortazioni, dopo la promessa di sì grandi ricompense, dopo la promessa del Regno dei cieli e della felicità, non arriviamo allo stesso grado di bontà di questa vedova ? Una donna di Sidone, una vedova, carica del peso di una famiglia, su cui incombe la fame e la morte, apre la porta per accogliere uno sconosciuto e gli dà quel poco di farina che gli resta… E noi, che siamo stati istruiti dai profeti, che abbiamo sentito l’insegnamento di Cristo, che abbiamo la possibilità di riflettere sul futuro, che non siamo minacciati dalla carestia, che possediamo molto di più di questa donna, saremo scusabili se rifiuteremo di toccare i nostri beni per donarli? Trascureremo la nostra stessa salvezza?…

Sia grande la nostra compassione verso i poveri, affinché siamo ritenuti degni di possedere per l’eternità i beni futuri, per la grazia e l’amore che nostro Signore Gesù Cristo ha verso gli uomini.