Lunedì 25 Agosto : Santa Caterina da Genova

Dio spinge l’uomo a sollevarsi dal peccato (…). Più rapidamente l’uomo riconosce la sua miseria, tanto più rapidamente si umilia e si abbandona a Dio, sapendo che è a Dio che spetta fare quest’opera di conversione in lui. Egli se ne rende conto poco a poco attraverso le continue ispirazioni che Dio gli manda e vedendo l’opera e il vantaggio che ne trae dice in se stesso: “Mi sembra veramente che Dio non abbia altro da fare che occuparsi di me. Oh! Quanto sono dolci e piene d’amore le opere di Dio su di noi!” (…)

Fin da questa vita, servire Dio è in verità regnare. Quando Dio libera l’uomo dal peccato che lo rende schiavo, lo libera da ogni schiavitù e lo stabilisce in una vera libertà. Altrimenti l’uomo va sempre di desiderio in desiderio senza mai calmarsi; più ha più vorrebbe avere; cercando di soddisfarsi, non è mai contento. Infatti, chiunque ha un desiderio ne è posseduto; a questa cosa che ama, si è venduto; cercando la sua libertà, seguendo i suoi appetiti con offesa di Dio, se ne rende schiavo senza fine.

Considera dunque la forza e il potere del nostro libero arbitrio che racchiude in sé due cose opposte e contrarie l’una all’altra: la vita eterna o la morte. Non può essere violentato da nessuna creatura se non vuole; perciò, finché sarà in tuo potere, rifletti bene e fa’ attenzione a ciò che fai.