Lunedì 25 Aprile : Sant’Ireneo di Lione

    La Chiesa, sparsa in tutto il mondo, fino agli ultimi confini della terra, ricevette dagli apostoli e dai loro discepoli la fede nell’unico Dio, Padre onnipotente, “che fece il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che in essi è contenuto” (Es 20,11; At 4,24); la fede nell’unico Gesù Cristo Figlio di Dio, incarnato per la nostra salvezza; e nello Spirito Santo che per mezzo dei profeti manifestò il disegno divino di salvezza: e cioè la venuta di Cristo, nostro Signore, la sua nascita dalla Vergine, la sua Passione e la sua risurrezione dai morti, la sua ascensione corporea al cielo e la sua venuta finale nella gloria del Padre. Allora verrà per “ricapitolare tutte le cose” (Ef 1,10) e risuscitare ogni uomo, perché dinanzi a Gesù Cristo, nostro Signore e Dio, Salvatore e Re, secondo il beneplacito del Padre invisibile “ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua lo proclami” (Fil 2,10-11) ed egli pronunzi su tutti il suo giudizio insindacabile…

    Avendo ricevuto tale messaggio e tale fede, la Chiesa li custodisce con estrema cura, tutta compatta come abitasse in un’unica casa, benché ovunque disseminata. Vi aderisce unanimemente quasi avesse una sola anima e un solo cuore (At 4,32). La proclama, l’insegna e la trasmette all’unisono, come possedesse un’unica bocca. Benché infatti nel mondo diverse siano le lingue, unica e identica è la forza della tradizione. Per cui le chiese fondate in Germania non credono o trasmettono una dottrina diversa da quelle che si trovano in Spagna o nelle terre dei Celti o in Oriente o in Egitto o in Libia o al centro del mondo [la Terra Santa]. Come il sole, creatura di Dio, è unico in tutto l’universo, così la predicazione della verità brilla ovunque e illumina tutti gli uomini che vogliono “giungere alla conoscenza della verità” (1Tm 2,4).