Martedì 13 Luglio : Catechismo della Chiesa cattolica

Gesù chiama alla conversione. Questo appello è una componente essenziale dell’annuncio del Regno: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è ormai vicino; convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15 ). Nella predicazione della Chiesa questo invito si rivolge dapprima a quanti non conoscono ancora Cristo e il suo Vangelo. Il Battesimo è quindi il luogo principale della prima e fondamentale conversione. (…)

Ora, l’appello di Cristo alla conversione continua a risuonare nella vita dei cristiani. Questa seconda conversione è un impegno continuo per tutta la Chiesa che “comprende nel suo seno i peccatori” e che, “santa insieme e sempre bisognosa di purificazione, incessantemente si applica alla penitenza e al suo rinnovamento” (Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8). Questo sforzo di conversione non è soltanto un’opera umana. E’ il dinamismo del “cuore contrito” (Sal 51,19 ) attirato e mosso dalla grazia a rispondere all’amore misericordioso di Dio che ci ha amati per primo (Cf 1Gv 4,10). (…)

Il cuore dell’uomo è pesante e indurito. Bisogna che Dio dia all’uomo un cuore nuovo (Ez 36,26-27). La conversione è anzitutto un’opera della grazia di Dio che fa ritornare a lui i nostri cuori: “Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo” (Lam 5,21 ). Dio ci dona la forza di ricominciare. E’ scoprendo la grandezza dell’amore di Dio che il nostro cuore viene scosso dall’orrore e dal peso del peccato e comincia a temere di offendere Dio con il peccato e di essere separato da lui. Il cuore umano si converte guardando a colui che è stato trafitto dai nostri peccati (Cf Gv 19,37; Zc 12,10).