Martedì 13 Maggio : San Cirillo dAlessandria
Il segno distintivo delle pecore di Cristo è la loro disposizione ad ascoltare, ad ubbidire, mentre le pecore straniere si distinguono per la loro indocilità. Intendiamo il verbo “ascoltare” nel senso di acconsentire a ciò che è stato detto. E coloro che ascoltano Dio sono conosciuti da lui, perché “essere conosciuto” significa essere unito a lui. Nessuno è totalmente sconosciuto a Dio. Per cui quando Cristo dice: “Conosco le mie pecore” egli vuole dire: “Io le accoglierò e le unirò a me, in modo mistico e permanente”. Si può dire che, facendosi uomo, presa la loro natura, si è imparentato con tutti gli uomini; tutti siamo uniti a Cristo grazie alla sua incarnazione. Ma coloro che non custodiscono la somiglianza con la santità di Cristo, gli divengono estranei…
“Le mie pecore mi seguono”, dice ancora Cristo. Infatti mediante la grazia divina i credenti seguono i passi di Cristo. Non obbediscono ai precetti dell’antica Legge, che era solo una prefigurazione, ma, seguendo i precetti di Cristo mediante la grazia, saranno elevati fino a lui, secondo la vocazione di figli di Dio. Quando Cristo sale in cielo, loro lo seguono.