Martedì 16 Novembre : Santa Caterina da Siena

Ecco un dolce rimedio quando il cuore è basso e piccolo, dobbiamo fare come Zaccheo, che non era alto, e che salì su un albero per vedere Dio. Il suo zelo gli valse questa dolce parola: Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua.

Dobbiamo farlo quando siamo bassi, quando abbiamo un cuore stretto e poca carità; dobbiamo salire sull’albero della santissima croce, e lì vedremo e toccheremo Dio, e lì troveremo il fuoco della sua ineffabile carità, l’amore che lo fece correre agli obbrobri della croce, che lo esaltò e gli fece desiderare con l’ardore della fame e della sete l’onore di suo Padre e la nostra salvezza. (…) Se vogliamo, se la nostra negligenza non ci ostacola, potremo, salendo sull’albero della croce, compiere in noi stessi questa parola, uscita dalla bocca della Verità: “Quando sarò innalzato in alto, attirerò a me ogni cosa” (Gv 12,32) (Gv 12,32). Ci vorrebbe un cuore duro come un diamante per non essere toccato da un amore così grande. Appena il cuore viene ferito da questa freccia, si rialza con tutta la sua forza, e non solo l’uomo viene purificato, ma l’anima, per la quale Dio ha fatto tutto, viene spogliata delle sue imperfezioni. (…)

Salite su questo santissimo albero, dove si trovano i frutti maturi di tutte le virtù di cui è portatore il corpo del Figlio di Dio; correte con ardore. Rimanete nel santo e dolce amore di Dio. Dolce Gesù, Gesù amore.