Martedì 20 Maggio : San Leone Magno

Ecco il bene al quale l’Apostolo ci invita quando dice: “Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio” (Rm 5,1), questa breve massima riassume la messa in opera di quasi tutti i comandamenti, poiché là dove si trova la vera pace, non può mancare alcuna virtù.

E cosa vuol dire, carissimi fratelli, essere in pace con Dio se non volere quanto egli ordina e non volere quanto proibisce? Poiché se le amicizie umane esigono affinità di sentimenti e armonia di volontà e se attitudini opposte non possono mai condurre a una solida intesa, come potrebbe avere la pace di Dio chi si compiace in ciò che dispiace a Dio e trova delizie nelle cose che sa che l’offendono? Non è quello lo spirito dei figli di Dio, e questa saggezza non si accorda con la nobiltà della loro adozione. La stirpe eletta e reale (cfr. P 2,9) risponda alla dignità della sua nuova nascita; ami ciò che ama il Padre e non sia mai in disaccordo col suo Creatore. (…)

La nascita del Signore è la nascita della pace. L’Apostolo dice infatti: “Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola” (Ef 2,14). Poiché ebreo o gentile, “per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito” (Ef 2,18). Lo Spirito della pace ci guidi e conduca nell’unità di pensiero e volontà, nella concordia della fede, della speranza e della carità, poiché “tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio” (Rm 8,14).