Martedì 25 Aprile : Sant Ireneo di Lione

Il Signore di tutte le cose ha dato ai suoi apostoli il potere di proclamare il Vangelo. E per mezzo di loro abbiamo conosciuto la verità, cioè l’insegnamento del Figlio di Dio. A loro il Signore ha detto: «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato» (Lc 10,16). Noi infatti non abbiamo conosciuto il disegno della nostra salvezza se non per mezzo di coloro che ci hanno trasmesso il Vangelo.

Questo Vangelo, l’hanno prima predicato. Poi, per volontà di Dio, ce l’hanno trasmesso nelle Scritture, perché diventasse «colonna e sostegno» della nostra fede (1 Tim 3,15). Non è lecito dire che abbiano predicato prima di essere giunti alla conoscenza perfetta. E’ ciò che pretendono alcuni, che osano correggere gli apostoli e se ne vantano. Infatti, dopo che nostro Signore é risorto dai morti e gli apostoli sono stati «rivestiti di potenza dall’alto» per la discesa dello Spirito Santo, sono stati colmi di certezza su ogni argomento ed hanno posseduto la conoscenza perfetta. Allora andarono «fino ai confini del mondo» (Sal 19,5; Rom 10,18) proclamando la Buona Novella dei beni che ci vengono da Dio e annunciando agli uomini la pace del Cielo. Possedevano, tutti ugualmente e ognuno in modo particolare, il Vangelo di Dio.