Martedì 26 Aprile : Sant’Ilario di Poitiers

Dio onnipotente, il tuo Santo Spirito scruta e conosce, secondo l’apostolo Paolo, le tue profondità (1Cor 2, 10-11) e, fattosi mio avvocato, ti dice quello che io non riuscirei mai a dire (Rom 8,26)… Niente che non ti appartenga può entrare in te, né può essere misurato l’abisso della tua immensa maestà da una forza diversa e a te estranea. Qualunque cosa penetra in te è tua: né ti è estranea la potenza di colui che può scrutarti…

Pur non afferrando con i sensi il procedere del Santo Spirito da te attraverso il Figlio, tuttavia lo percepisco con la coscienza. Infatti sono del tutto incapace di capire le cose spirituali, come dice il tuo Unigenito: “Non ti meravigliare se ti ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”.

Pur avendo ricevuto la fede nella mia rigenerazione io non la comprendo, pur ignorandola tuttavia la posseggo. Infatti sono rinato senza l’intervento dei miei sensi, ma con la potenza di una vita nuova. Lo Spirito poi non ha regole particolari, ma dice ciò che vuole, quando vuole e dove vuole. Se dunque non so il motivo per cui è vicino o lontano, rimango consapevole della sua presenza.