Martedì 3 Giugno : Beato Columba Marmion

E’ scritto che in cielo “noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è” (1 Gv 3,2). Appena l’anima vede Dio, si identifica con lui nell’intelligenza per la verità, e nella volontà per l’amore. Nella misura possibile, l’anima sarà, non certo uguale evidentemente, ma simile a Dio: la visione beatifica opera questa trasformazione, di rendere unita nell’unità.

Ora, cos’è che in questa vita prelude per noi la visione degli eletti? La preghiera nella fede. Contemplando Dio per fede nella preghiera, l’anima vede le sue perfezioni e ogni verità; si consegna a questa verità; e vedendo così in Dio l’unico Bene, la sua volontà si unisce alla volontà divina, fonte per l’anima di ogni beatitudine: e più questa adesione è forte, più l’anima è unita a Dio. Ecco perché la preghiera nella fede è così preziosa per l’anima. Dobbiamo desiderare di arrivare ad un alto grado in questa preghiera, cioè puntare a questa unione piena d’amore e semplicissima con Dio, che produce un’effusione della purissima luce divina. (…)

Nelle condizioni ordinarie della sua Provvidenza, Dio si dà all’anima con questa pienezza solo alla sera della vita, quando l’anima ha provato, con costante fedeltà alle ispirazioni della grazia, che appartiene interamente a Dio e che in ogni cosa cerca veramente solo lui. Noi dobbiamo tendere a questo stato beato, al quale certamente molte anime religiose sono chiamate. (…) Beato stato nel quale l’anima, tutta di Dio, anticipa quella eterna unione dove troverà la beatitudine senza fine!