Martedì 30 Dicembre : San Cipriano

Se nelle sacre Scritture Cristo è il vero sole e il vero giorno, non c’è nessuna ora in cui i cristiani non debbano adorare Dio. Di conseguenza noi che siamo in Cristo, vale a dire nel vero sole e nel vero giorno, dobbiamo perseverare tutta la giornata in preghiera. Quando poi subentra di nuovo la notte, nessun danno può venire agli oranti dalle tenebre notturne, dal momento che per i figli della luce (1Tes 5,5) anche la notte risplende come il giorno. Quando mai è senza luce chi ha la luce nel cuore? O quando mai non c’è sole e non c’è giorno, per colui il cui giorno e il cui sole è Cristo?

Noi che siamo in Cristo, vale a dire sempre nella luce, non cessiamo di pregare neppure di notte. Così la vedova Anna, pregando e vigilando senza interruzione, perseverava nel rendersi gradita a Dio, come sta scritto nel vangelo: “Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere”… … La pigrizia e il lasciar-andare non ci impediscano di pregare. Dalla misericordia di Dio siamo stati ricreati nello Spirito e siamo rinati. Imitiamo ciò che saremo. Abiteremo in quel regno che non conosce il sopraggiungere della notte, ma solo il giorno, vegliamo durante la notte come se fossimo in pieno giorno; destinati a pregare e rendere grazie a Dio, anche qui non cessiamo di pregare e ringraziare.