Mercoledì 17 Dicembre : SantIreneo di Lione

Uno è il Signore che nel Verbo e nella Sapienza tutto ha creato e disposto… Colui che opera tutto in tutti, nella sua grandezza, è invisibile e indescrivibile a tutti gli esseri da lui creati: infatti nessuno ha scrutato la sua origine. Non resta però sconosciuto. Nel suo amore, fin dalla creazione del mondo, egli può essere contemplato grazie a colui per mezzo del quale ha creato ogni cosa (Rm 1,20). E’ il Verbo di Dio, il Signore nostro Gesù Cristo, che nella pienezza dei tempi si è fatto uomo tra gli uomini per unire la fine con il loro principio, cioè l’uomo a Dio.

Ecco perché i profeti, dotati dal Verbo stesso del loro carisma, hanno preannunciato l’incarnazione di colui che avrebbe operato la comunione perfetta fra Dio e l’uomo secondo l’eterno piano d’amore del Padre. Fin dall’inizio della storia, il Verbo aveva annunziato che gli uomini avrebbero visto Dio e che Dio avrebbe vissuto insieme ad essi nel mondo e parlato con loro (Bar 3,38) e sarebbe stato accanto all’uomo da lui creato per salvarlo… I profeti preannunciarono che Dio sarebbe stato visto dagli uomini, conformemente alle parole del Signore: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8). Certo, nella realtà della sua grandezza e della sua gloria ineffabile, “nessuno potrà vedere Dio e vivere” (Es 33,20). Quel Dio infatti è inaccessibile. Ma nel suo amore, nella sua bontà e nella sua potenza, è giunto fino a concedere a coloro che lo amano il privilegio di poterlo vedere. Ed è proprio questo che annunziavano i profeti, poiché “ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio” (Lc 18,27).