Mercoledì 21 Maggio : San Cirillo di Gerusalemme
Stai per ricevere un’armatura non peritura, ma spirituale. Stai ormai per essere piantato nel paradiso mistico; stai per ricevere un nome nuovo che non ti apparteneva prima. Prima di questo giorno eri catecumeno, mentre ora sarai chiamato fedele. Stai per essere trapiantato fra gli olivi mistici, innestato dall’olivo selvaggio in quello libero dai peccati nella giustizia, dalle sozzure nella purezza. Divieni partecipe della santa vigna. Se resti nella vigna, crescerai come ramo fertile; se al contrario non vi resti, sarai consumato dal fuoco. Portiamo dunque i frutti convenienti.
Guardiamoci dal fare come il fico sterile, per paura che Gesù, passando, non rinnovi la maledizione contro la sterilità. Tutti piuttosto possano pronunciare questa parola: “Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre” (Sal 52,10). Olivo non materiale ma mistico, porta-luce- Appartiene a Dio di piantare e innaffiare, a te di portare frutto. A Dio di dare la grazia, a te di accoglierla e custodirla. Non disdegnare che la grazia è gratuita, ma quando l’hai ricevuta, conservala con cura.