Mercoledì 3 Settembre : SantAgostino

L’apostolo Paolo scrive: “Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna” (1Tm 1,16). Cristo, dice, venuto a dare il perdono ai peccatori che si convertono a lui, fino ai suoi nemici, per primo scelse me, più accanito nemico, poiché salvando me, nessuno degli altri disperasse.

E’ quanto fanno i medici: quando si recano in località dove non sono conosciuti, da principio preferiscono curare i malati più gravi, sia per dimostrare loro benevolenza, sia per far valere la loro competenza. Ciò al fine che ciascuno, in quel luogo, dica al suo prossimo: “Va’ da quel medico, sta’ sicuro, ti guarisce. (…) Io ho fatto esperienza del male che tu soffri, anch’io ho sofferto”. Dice così Paolo ad ogni ammalato ed a chi vuole disperare di sé: “Chi ha curato me, mandandomi da te, mi ha detto: Va’ da quello che dispera e digli cosa hai avuto, che ho risanato in te, (…) grida ai disperati: E’ parola sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo a salvare i peccatori. (1Tm 1,15). Perché temete? Perché trepidate? Sono io il primo dei peccatori. Sono io che vi parlo, colui che è stato guarito a te che sei malato; io che ora sto in piedi a te che sei abbattuto, io che oggi sono sicuro a te che disperi”.

Non disperate, dunque. Siete malati? Avvicinatevi a lui e sarete risanati; siete ciechi? Avvicinatevi a lui e sarete illuminati. (…) Dite tutti: “Venite, adoriamo, prostriamoci davanti a lui, in lacrime davanti al Signore che ci ha creati” (Sal 94,6 Vulg).