Mercoledì 30 Agosto : San Charles de Foucauld

“Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei” (Mc 8,15). Guardiamoci dal lievito dei Farisei, dall’attaccamento esagerato ad osservanze esteriori d’istituzione umana, a vane cerimonie, ad un bell’ordine esteriore che occupa tutte le nostre cure, attaccamento che produce poco a poco la dimenticanza dell’interiorità, e finisce per far negligere l’interno della coppa per pulire l’esterno, e far di noi degli ipocriti, sepolcri imbiancati e nello stesso tempo spiriti piccoli, meschini, ristretti, incapaci di alcun pensiero alto e attaccati con forza estrema a nullità, minuzie, infantilismi…

E guardiamoci dal lievito di Erode, dal lievito dei Sadducei come è detto in un altro Vangelo, cioè dal rilassamento, la sensualità, la mollezza, l’amore del benessere, della ricerca dell’agio, e, di conseguenza, dell’amore per il denaro, le ricchezze, gli onori, la grandezza; i Farisei dicono addio alla verità, alla semplicità, alla bontà, alla misericordia, all’umiltà, ad ogni grandezza d’anima… I Sadducei hanno orrore della povertà, dell’abiezione della penitenza, della croce, dell’umiltà, e come i Farisei non conoscono né bontà, né misericordia…

Gli uni e gli altri sostituiscono l’amore di Dio e l’amore del prossimo col solo amore di se stessi… Per i Farisei è piuttosto lo smarrimento dello spirito per l’orgoglio, per i Sadducei lo smarrimento del cuore per la sensualità… Queste due sette rappresentano le due insidie principali in ogni vita umana e particolarmente nella vita religiosa: guardiamoci con grande attenzione dal lievito dei Farisei e dei Sadducei!