Mercoledì 4 Novembre 2020 : Commento Santa Teresa del Bambin Gesù

Mia cara sorella, come puoi chiedermi se puoi amare Dio come io lo amo ? (… ) Il mio desiderio di martirio è nulla, non è quello che mi dà la fiducia infinita che sento nel cuore. In verità sono le ricchezze spirituali che rendono ingiusti, quando ci si compiace in loro e si crede che sono qualcosa di grande. (… ) Sento bene che (… ) ciò che piace al buon Dio nella mia piccola anima è vedere che amo la mia piccolezza e la mia povertà, è la speranza cieca nella sua misericordia. Ecco il mio unico tesoro (…).

Oh mia sorella cara (…), sappi che per amare Gesù (…) più si è deboli, senza desideri, né virtù, più si è pronti alle operazioni di quest’Amore che consuma e trasforma. Il solo desiderio di essere vittima è sufficiente, ma occorre accettare di restare poveri e senza forze, e ciò è difficile poiché “Il vero povero di spirito chi lo troverà? Bisogna cercarlo molto lontano” dice il salmista. Non dice che bisogna cercarlo fra le grandi anime, ma “molto lontano”, cioè nella piccolezza, nel nulla.

Stiamo dunque ben lontano da tutto quanto luccica, amiamo la nostra piccolezza, amiamo il non sentir nulla, allora saremo poveri di spirito e Gesù verrà a cercarci; per quanto lontani siamo ci trasformerà in fiamme d’amore. Oh, come vorrei poter farti capire ciò che sento! E’ l’abbandono fiducioso e nient’altro che ci deve condurre all’Amore. La paura non conduce forse alla giustizia? (Alla giustizia severa come la si presenta ai peccatori ma non la giustizia che Gesù avrà per coloro che lo amano). Poiché vediamo la strada, corriamo insieme. Sì, lo sento, Gesù vuol darci le stesse grazie, vuole darci gratuitamente il suo Cielo.