Mercoledì 4 Ottobre : Santa Ildegarda di Bingen

Bisogna che l’uomo compia le opere di giustizia nella gioia dello Spirito Santo, senza sottolineare la propria esitazione con perverso mormorio.

Non ha da dire che gli manca la prima radice posta nell’uomo per un dono di Dio – il discernimento di ciò che è buono – , né la grazia dello Spirito Santo che tocca questa stessa radice con i suoi consigli – il fuoco della grazia che motiva la sua volontà. Se agisce con determinazione gioiosa, non deve essere nell’angoscia a causa di quanto ha fatto altre volte, spinto da uno slancio riprovevole come se avesse avuto qualcosa di più debole nella sua radice interiore. E, se fallisce, una volta caduto, non mormorerà dicendosi: “Ahimè, cosa ho fatto per esser stato incapace di vedere prima le mie opere in Dio?”

Che progredisca piuttosto, risolutamente, senza portare il peso dell’infedeltà passata, in modo da fidarsi di Dio nell’agire, e così rassicurarsi, senza lamenti lacrimosi sulla sua cattiva azione passata.