Mercoledì 8 Giugno : Sant Agostino

Fratelli, “Cantate al Signore un cantico nuovo” (Sal 149,1). Uomo vecchio, cantico vecchio; uomo nuovo, cantico nuovo. Testamento vecchio, cantico vecchio; Testamento nuovo, cantico nuovo. Nel vecchio Testamento c’erano delle promesse temporali e terrene: e chiunque ama le cose terrene canta il cantico vecchio. Chi vuol cantare il cantico nuovo deve amare i beni eterni. E lo stesso amore è nuovo ed eterno, ed è sempre nuovo in quanto non invecchia mai.

In realtà, a considerar bene le cose, tutto questo è roba antica: come quindi può esser nuova? Fratelli miei, forse che la vita eterna è nata adesso? La vita eterna è Cristo: il quale, secondo la divinità, non è certo nato adesso. “In principio era il Verbo (…) e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto” (Gv 1,1). Se sono antiche le cose fatte per mezzo di lui, come può esser lui l’artefice di tutto? Sarà che egli è eterno, coeterno al Padre? Ben diversa è la nostra sorte. Caduti in peccato, approdammo all’invecchiamento. (…) Invecchiato per il peccato, l’uomo viene rinnovato dalla grazia. Pertanto tutti coloro che in Cristo vengono rinnovati e cominciano ad essere partecipi della vita eterna, cantano il cantico nuovo.