Sabato 13 Settembre : San Cirillo di Gerusalemme

[ Ai catecumeni: ] Segui assiduamente le catechesi. Possano restare a lungo in te le nostre parole, non manchi mai la tua attenzione. Esse ti diano delle armi (…). Hai molti nemici, procurati armi con abbondanza. Hai molti bersagli davanti a te, ed è per te una necessità apprendere come li colpirai (…), combatterai (…). Le armi, certamente, sono pronte e prontissima la spada dello Spirito Santo, ma occorre anche brandirle con determinazione con la mano destra, per combattere la battaglia del Signore, per vincere la potenza avversa, per divenire invincibile contro tutti gli attacchi dell’eresia.

Pensa che è il tempo del piantare gli alberi: se non scaviamo, e in profondità, la nostra piantagione mancata potrà più tardi riuscire? Pensa che la catechesi è un edificio: se non scaviamo per le fondazioni, se non assicuriamo le travi della costruzione, la coesione della casa, perché non ci sia alcun difetto che renda instabile la costruzione, sarebbe assolutamente inutile il primo lavoro. Occorre invece aggiungere dopo pietra su pietra e accordare angolo ad angolo, togliendo il superfluo: è così che bisogna arrivare ad un’ ottima costruzione.

Allo stesso modo, noi ti portiamo le pietre della scienza, per così dire. Occorre ascoltare ciò che riguarda il Dio vivente; ascoltare ciò che riguarda la Risurrezione. Ci sono molti insegnamenti successivi, (…) se non li metti insieme e se la tua memoria dimentica i primi, poi i seguenti, l’architetto potrà anche costruire, ma avrai un edificio cadente.