Sabato 16 Luglio : Libro di Michea 2,1-5.

Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell’alba lo compiono, perchè in mano loro è il potere.
Sono avidi di campi e li usurpano, di case, e se le prendono. Così opprimono l’uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità.
Perciò così dice il Signore: “Ecco, io medito contro questa genìa una sciagura da cui non potran sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perchè sarà quello tempo di calamità.
In quel tempo si comporrà su di voi un proverbio e si canterà una lamentazione: “È finita!”, e si dirà: “Siamo del tutto rovinati! Ad altri egli passa l’eredità del mio popolo; – Ah, come mi è stata sottratta! – al nemico egli spartisce i nostri campi”.
Perciò non ci sarà nessuno che tiri la corda per te, per il sorteggio nell’adunanza del Signore.