Sabato 19 Luglio : San Cirillo dAlessandria

E’ così grande, profondo e ammirabile il mistero della nostra salvezza che gli angeli stessi aspirano ardentemente a comprenderlo (1Pt 1,12)… Cristo, pur essendo per sua natura vero Dio, Verbo procedente da Dio Padre (Gv 1,1), consustanziale e coeterno al Padre e sublime per lo splendore della sua dignità, nonostante l’identità di questa sua natura con quella del Padre, « non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma, assumendo la condizione di servo » dalla Vergine Maria, « e divenendo simile agli uomini, apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce » (Fil 2, 6-8).

Così volle umiliarsi fino all’annientamento colui che della sua pienezza riempie il mondo. Si umiliò per noi senza alcuna costrizione, assumendo anzi liberamente per noi la forma di servo, egli che per natura era libero; si fece uno di noi, colui che sta al di sopra di ogni creatura; si fece mortale, egli da cui prende vita ogni cosa; … si sottomise con noi alla Legge (Gal 4,4), lui che era al di sopra della Legge, anzi addirittura il creatore della Legge, essendo Dio. Si fece come uno di quelli la cui vita ha un inizio, egli che era prima di tutti i secoli, anzi che degli stessi secoli è l’autore e il creatore…. Lui che ha preso carne da Maria… è della nostra stessa natura, è fatto proprio della nostra sostanza, poiché si è fatto della discendenza di Abramo. Ma, nello stesso tempo, sul piano divino è della stessa natura di Dio, suo Padre.