Sabato 22 Novembre : San Gregorio Magno
Noi che seguiamo la fede del beato Giobbe e che crediamo che dopo la risurrezione si poteva veramente toccare il corpo del nostro Redentore, confessiamo che la nostra carne dopo la risurrezione sarà la stessa e anche diversa, la stessa per natura, e diversa per gloria, la stessa nella sua verità, e diversa nella sua potenza. Sarà quindi particolare, perché non soggetta a corruzione. Ma si potrà toccare, perché non perderà l’essenza della sua vera natura.
Ma con quale speranza il santo conserva questa fiducia nella risurrezione, con quale certezza l’attende? E’ quanto esprimono le parole seguenti: “Questa è la speranza che nel seno io tengo riposta” (Gb 19,27 Vg). Nulla al mondo è per noi più certo di quanto teniamo sigillato in fondo al cuore. E’ quindi in fondo al cuore che Giobbe tiene sigillata la sua speranza nella risurrezione.
