Sabato 27 Settembre : Origene

Tra tutti i miracoli e prodigi che riguardano Cristo, uno specialmente eccede la capacità della mente umana e la riempie di stupore. La fragilità della nostra intelligenza non riesce a comprendere e neppure a intuire come si possa credere che sì grande potenza della divina maestà, lo stesso Verbo del Padre (Gv 1,1), la stessa Sapienza di Dio (1Cor 1,24), per mezzo della quale sono state create tutte le cose – visibili e invisibili (Gv 1,3; Col 1,16) -, abbia potuto essere contenuta in quell’uomo che apparve in Giudea. Questa è la nostra fede. E ancora: noi crediamo che la Sapienza di Dio è entrata nel seno di una vergine ed è nata come una piccola creatura che vagiva e piangeva come tutti gli altri bambini. E sappiamo che dopo ha provato i terrori della morte come egli stesso affermò dicendo: «La mia anima è triste fino alla morte» (Mt 26, 38) e, infine, è stato condannato alla morte più ignominiosa tra gli uomini, anche se poi, dopo tre giorni, risuscitò. (…)

In verità far udire ad orecchi umani tali cose, provare ad esprimerle con parole, supera il linguaggio degli uomini (…) e probabilmente anche quello degli angeli.