Sabato 6 Febbraio 2021 : Commento Isacco di Siria

Non chiamare Dio semplicemente giusto. Poiché non è in rapporto a quanto fai tu che egli rivela la sua giustizia. Se Davide lo definisce giusto e retto (Sal 33,5), il Figlio ci ha rivelato che egli è buono e misericordioso: «benevolo verso gl’ingrati e i malvagi» (Lc 6,35). (…) Dov’è la giustizia di Dio? Non è forse nel fatto che «mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi»? (Rm 5,8) E se Dio si mostra compassionevole in questo mondo, possiamo ben credere che lo è da tutta l’eternità.

      Lungi da noi il pensiero errato che Dio non mostra compassione.  L’essere di Dio non cambia come cambiano gli esseri mortali (…); nulla manca o si aggiunge a ciò che egli è, come succede invece alle creature. Dio avrà sempre, per l’eternità, la compassione che ha avuto fin dalle origini. (…) Come dice il beato Cirillo nel commento alla Genesi, venera Dio per amore, e non a causa del duro nome di giustizia attribuitogli. Amalo come si dovrebbe amare: non per la ricompensa che ti darà, ma per ciò che abbiamo ricevuto, per l’universo che ha creato per farcene dono. Chi potrebbe restituirgli una cosa qualsiasi di ciò che egli ha fatto per noi? E di quanto noi facciamo, cosa potremmo restituirgli? In origine, chi lo ha persuaso a crearci? E chi lo prega per noi, quando manchiamo di gratitudine? Quanto è ammirevole la compassione di Dio! Che meraviglia la grazia di Dio nostro creatore! (…) Chi può dire la sua gloria?