Sabato 6 Novembre : Sant’Ambrogio

“Abramo sedeva all’ingresso della tenda – ci dice la Scrittura – nell’ora più calda del giorno” (Gen 1,18). Gli altri riposavano; lui aspettava l’arrivo di eventuali ospiti. Meritava che Dio venisse a lui alla querce di Mamre, lui che cercava con tanta premura di offrire l’ospitalità. (…)

Sì, è buona l’ospitalità, ed ha la sua particolare ricompensa: innanzitutto attira il grazie degli uomini; e, ciò che è più importante, riceve anche un salario da parte di Dio. Siamo tutti, in questa terra di esilio, ospiti di passaggio. Per un tempo abbiamo un alloggio sotto un tetto; presto bisognerà lasciarlo. Stiamo attenti! Se siamo stati duri o negligenti nell’accogliere gli stranieri, passata questa vita, i santi potrebbero a ragione, a loro volta, rifiutare di accoglierci. “Procuratevi amici con la disonesta ricchezza – dice il Signore nel Vangelo – perché vi accolgano nelle dimore eterne”. (…)

D’altronde, sai che è Dio che ricevi, mentre pensi di aver a che fare con uomini? Abramo accoglie dei viandanti; in realtà accoglie Dio e i suoi angeli a casa sua. Anche tu, che accogli uno straniero, è Dio che ricevi. Il Signore Gesù l’attesta nel Vangelo: “Ero forestiero e mi avete ospitato. Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25.35.40).