Udienza Generale del 4 giugno 2025 – Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. II. La vita di Gesù. Le parabole. 8. Gli operai nella vigna. «E disse loro: “Andate anche voi nella vigna”» (Mt 20,4)

Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. II. La vita di Gesù. Le parabole. 8. Gli operai nella vigna. «E disse loro: “Andate anche voi nella vigna”» (Mt 20,4)


Cari fratelli e sorelle
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desidero fermarmi ancora su una parabola di Gesù. Anche in questo caso si tratta di un racconto che nutre la nostra speranza. A volte infatti abbiamo l’impressione di non riuscire a trovare un senso per la nostra vita: ci sentiamo inutili, inadeguati, proprio come degli operai che aspettano sulla piazza del mercato, in attesa che qualcuno li prenda a lavorare. Ma a volte il tempo passa, la vita scorre e non ci sentiamo riconosciuti o apprezzati. Forse non siamo arrivati in tempo, altri si sono presentati prima di noi, oppure le preoccupazioni ci hanno trattenuto altrove.

La metafora della piazza del mercato è molto adatta anche per i nostri tempi, perché il mercato è il luogo degli affari, dove purtroppo si compra e si vende anche l’affetto e la dignità, cercando di guadagnarci qualcosa. E quando non ci si sente apprezzati, riconosciuti, si rischia persino di svendersi al primo offerente. Il Signore ci ricorda invece che la nostra vita vale, e il suo desiderio è di aiutarci a scoprirlo.

Anche nella parabola che oggi commentiamo ci sono degli operai in attesa di qualcuno che li prenda a giornata. Siamo nel capitolo 20 del Vangelo di Matteo e anche qui troviamo un personaggio che ha un comportamento insolito, che stupisce e interroga. È il padrone di una vigna, il quale esce di persona per andare a cercare i suoi operai. Evidentemente vuole stabilire con loro un rapporto personale.

Come dicevo, si tratta di una parabola che dà speranza, perché ci dice che questo padrone esce più volte per andare a cercare chi aspetta di dare un senso alla sua vita. Il padrone esce subito all’alba e poi, ogni tre ore, torna a cercare operai da mandare nella sua vigna. Seguendo questa scansione, dopo essere uscito alle tre del pomeriggio, non ci sarebbe più ragione di uscire ancora, perché la giornata lavorativa terminava alle sei.

Questo padrone instancabile, che vuole a tutti i costi dare valore alla vita di ciascuno di noi, esce invece anche alle cinque. Gli operai che erano rimasti sulla piazza del mercato avevano probabilmente perso ogni speranza. Quella giornata era andata a vuoto. E invece qualcuno ha creduto ancora in loro. Che senso ha prendere degli operai solo per l’ultima ora della giornata di lavoro? Che senso ha andare a lavorare solo per un’ora? Eppure, anche quando ci sembra di poter fare poco nella vita, ne vale sempre la pena. C’è sempre la possibilità di trovare un senso, perché Dio ama la nostra vita.

Ed ecco che l’originalità di questo padrone si vede anche alla fine della giornata, al momento della paga. Con i primi operai, quelli che vanno nella vigna all’alba, il padrone si era accordato per un denaro, che era il costo tipico di una giornata di lavoro. Agli altri dice che darà loro quello che è giusto. Ed è proprio qui che la parabola torna a provocarci: che cosa è giusto? Per il padrone della vigna, cioè per Dio, è giusto che ognuno abbia ciò che è necessario per vivere. Lui ha chiamato i lavoratori personalmente, conosce la loro dignità e in base ad essa vuole pagarli. E dà a tutti un denaro.

Il racconto dice che gli operai della prima ora rimangono delusi: non riescono a vedere la bellezza del gesto del padrone, che non è stato ingiusto, ma semplicemente generoso, non ha guardato solo al merito, ma anche al bisogno. Dio vuole dare a tutti il suo Regno, cioè la vita piena, eterna e felice. E così fa Gesù con noi: non fa graduatorie, a chi gli apre il cuore dona tutto Sé stesso.

Alla luce di questa parabola, il cristiano di oggi potrebbe essere preso dalla tentazione di pensare: “Perché cominciare a lavorare subito? Se la remunerazione è la stessa, perché lavorare di più?”. A questi dubbi Sant’Agostino rispondeva così: «Perché dunque ritardi a seguire chi ti chiama, mentre sei sicuro del compenso ma incerto del giorno? Bada di non togliere a te stesso, a causa del tuo differire, ciò ch’egli ti darà in base alla sua promessa». [1]

Vorrei dire, specialmente ai giovani, di non aspettare, ma di rispondere con entusiasmo al Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna. Non rimandare, rimboccati le maniche, perché il Signore è generoso e non sarai deluso! Lavorando nella sua vigna, troverai una risposta a quella domanda profonda che porti dentro di te: che senso ha la mia vita?

Cari fratelli e sorelle, non scoraggiamoci! Anche nei momenti bui della vita, quando il tempo passa senza darci le risposte che cerchiamo, chiediamo al Signore che esca ancora e che ci raggiunga là dove lo stiamo aspettando. Il Signore è generoso e verrà presto!

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[1]  Discorso 87, 6, 8 .

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Saluti

Je salue cordialement les personnes de langue française, venues de France, du Tchad et du Cameroun, en particulier les pèlerins du diocèse de Boba et le groupe des Motards Chrétiens Notre-Dame. Notre monde peine à trouver une valeur à la vie humaine, même en sa dernière heure : que l’Esprit du Seigneur éclaire nos intelligences, pour que nous sachions défendre la dignité intrinsèque de toute personne humaine. Que Dieu vous bénisse.

[Saluto cordialmente le persone di lingua francese, provenienti dalla Francia, dal Ciad e dal Camerun, in particolare i pellegrini della diocesi di Boba e il gruppo dei Motards Chrétiens Notre-Dame. Il nostro mondo fatica a trovare un valore alla vita umana, anche nella sua ultima ora: lo Spirito del Signore illumini le nostre menti, affinché sappiamo difendere la dignità intrinseca di ogni persona umana. Dio vi benedica.]

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially those coming from England, Scotland, Ireland, Finland, Kenya, India, Indonesia, South Korea, the Philippines and the United States of America. As we prepare to celebrate the Solemnity of Pentecost, I invoke upon you and your families a rich outpouring of the gifts of the Holy Spirit. God bless you!   

Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, in den Tagen vor dem Hohen Pfingstfest wollen wir den Herrn um die Gabe seines Geistes bitten. Er möge unser Leben mit seiner Liebe prägen und so das Angesicht der Erde erneuern.

[Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, in questi giorni prima di Pentecoste siamo invitati a chiedere al Signore il dono del suo Spirito. Egli segni le vostre vite con il suo amore e rinnovi così la faccia della terra.]

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en modo particular a los grupos provenientes de España, México, República Dominicana, Guatemala, Perú y Colombia. Los animo a todos a pedir con insistencia al Señor que salga a su encuentro, en especial roguemos por los jóvenes y por los que se encuentran en un momento oscuro de su vida, desanimados y sin ver claro el futuro. Que el Amo de la viña les haga sentir su voz y les dé la fuerza de responderle con entusiasmo, les puedo decir por experiencia que Dios les sorprenderá. Muchas gracias.

我向讲中文的人们致以亲切的问候。亲爱的弟兄姐妹们,我鼓励大家常怀喜乐,永远在上主的道路上行走。我降福大家!

[Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua cinese. Cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a camminare sempre con gioia nelle vie del Signore. A tutti la mia benedizione!]

Dou as boas-vindas a todos os peregrinos de língua portuguesa, em especial aos que vieram do Rio de Janeiro e de São Paulo! Irmãos e irmãs, com um coração humilde e cheio de amor por todos, respondamos sem demora ao convite de Cristo. Digo isso sobretudo aos jovens: não tenham medo de trabalhar na vinha do Senhor! Não adiem o encontro com Aquele que é o único que pode dar sentido à nossa vida. Deus vos abençoe!

[Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale quelli venuti da Rio de Janeiro e da São Paulo! Fratelli e sorelle, con un cuore umile e colmo d’amore per tutti, rispondiamo senza indugio all’invito di Cristo. Lo dico soprattutto ai giovani: non abbiate paura di lavorare nella vigna del Signore! Non rimandate l’incontro con Colui che solo può dare senso alla nostra vita. Dio vi benedica!]

أُحيِّي المُؤْمِنِينَ النَّاطِقِينَ باللُغَةِ العَرَبِيَّة. يَجِبُ ألَّا نُصابَ بالإحباط! حتَّى في أحلَكِ لَحَظاتِ حياتِنا، يأتي اللهُ دائِمًا لِلِقائِنا بالحُبِّ والرَّجاء. بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِنْ كُلِّ شَرّ!

[Saluto i fedeli di lingua araba. Non ci scoraggiamo! Anche nei momenti bui della vita, Dio viene sempre a incontrarci con amore e speranza. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!]

Serdecznie pozdrawiam Polaków. Zachęcam do odważnego podążania za Panem, w odpowiedzi na wezwanie, które kieruje do każdego z was. Niech przewodnikami w tej wędrówce będą święci i błogosławieni. Należy do nich bł. Pier Giorgio Frassati, patron tegorocznego ogólnopolskiego Spotkania Młodych na Polach Lednickich. Z serca wam błogosławię!

[Saluto cordialmente i polacchi. Vi esorto a seguire con coraggio il Signore, rispondendo alla chiamata che Egli rivolge a ciascuno di voi. Possano i santi e i beati essere guide in questo cammino. Tra loro vi è il beato Pier Giorgio Frassati, Patrono dell’Incontro dei Giovani di quest’anno in Polonia, nei Campi di Lednica. Vi benedico di cuore!]

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Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, con il Vescovo Mons. Giuseppe Giudice. Cari fratelli e sorelle, non stancatevi di affidarvi a Cristo e di annunciarlo con la vostra vita in famiglia e in ogni ambiente. È questo che gli uomini anche oggi attendono dalla Chiesa.

Saluto inoltre i fedeli di San Severo, Canosa di Puglia e Altamura, incoraggiandoli ad approfondire sempre di più la vita di fede, per essere protagonisti di coraggiosa azione evangelizzatrice nel territorio. Accolgo con affetto il gruppo ANAS e l’Istituto Orsoline di San Carlo di Milano e assicuro la mia preghiera perché il Signore ricolmi ciascuno dei suoi doni.

Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Nel clima di preparazione alla Solennità di Pentecoste ormai prossima, vi esorto a essere sempre docili all’azione dello Spirito Santo, invocandone la luce e la forza.

A tutti la mia benedizione!